venerdì 11 febbraio 2011
sabato 13 marzo 2010
La sindrome da dipendenza dallo sport
1. Funzionamento alterato (in almeno due aree tra le seguenti):
3. Caratteristiche psicologiche e comportamentali tipiche dei soggetti dipendenti:
giovedì 11 marzo 2010
MiCoach Adidas VS Nike+ iPod
Negli ultimi anni le multinazionali dell'abbigliamento sportivo si sono accorte che il segmento di mercato dei runner, soprattutto dei neo-runner, non è più un mercato povero, al quale si poteva vendere sì e no un paio di scarpe, ma un mercato attrattivo, dinamico e in gran parte inesperto, al quale si possono perciò proporre con successo, oltre alle scarpe, un'infinità di attrezzature accessorie.
Indubbiamente, il gran numero di persone che si sono avvicinate alla corsa negli ultimi anni, e alla maratona in particolare, persone che secondo le statistiche appartengono ad un'età tra i 30 e i 40 anni, rappresentano una tipologia di consumatore che per livello del reddito e per propensione al consumo, si può definire un target piuttosto appetibile.
L'esordio in maratona che una volta era ritenuta una sorta di "laurea" per un runner, oggi, sull'onda della moda che si è creata attorno a questa disciplina, viene vista come il battesimo del runner, il "debutto in società" podistica.
Esiste pertanto un proliferare di "analfabeti della corsa", per così dire, alla ricerca di un "Metodo Bignami" per bruciare le tappe e riuscire a dimostrare a sé e agli altri di poter raggiungere l'obiettivo.
Questa moltitudine di nuovi soggetti alimentano una domanda del mercato fino a poco tempo fa inespressa: questo nuovo gadget dell'Adidas è pensato per lo più per soddisfare questo tipo di domanda.E' fin troppo chiaro che il miCoach Pacer nasce anche per contrastare il successo ottenuto dallo sportkit Nike+ iPod, rispetto al quale ha delle caratteristiche in comune (dati di velocità, distanza e calorie bruciate tramite un sensore da collocare all'interno della scarpa Adidas, ma anche, va detto, tra i lacci di qualunque altra scarpa) e delle caratteristiche aggiuntive (come il cardiofrequenzimetro, che permette di tenere monitorati i battiti cardiaci durante tutto l'esercizio).
MiCoach può anche essere collegato a qualunque lettore iPod. Da questo punto di vista il prodotto Adidas è molto meno vincolante rispetto al Nike+ iPod sport kit, nel quale di fatto la marca della scarpa e il lettore MP3 sono di impiego esclusivo.
L'elemento distintivo di MiCoach è che non si limita semplicemente a monitorare il tuo esercizio, ma ti dà delle precise indicazioni per rispettare una tabella di esercizio programmato. In funzione quindi dell'obiettivo prefissato dal runner (perdita di peso, mantenimento, partecipazione ad una gara, ecc.) MiCoach funziona come un personal trainer digitale.
Anche se mi affascinano prodotti tecnologici di questo tipo, trovo che il MiCoach abbia il grosso limite di essere troppo complicato, non tanto nel funzionamento, ma nel numero di pezzi vari che lo compongono. Ci sono troppi elementi che è necessario portarsi dietro per impiegarlo in tutte le sue funzioni: fascia con sensore cardio, sensore sulla scarpa, ricevitore con auricolare e magari anche l'iPod per ascoltare la musica... non mi convince. Da questo punto di vista lo SportKit o addirittura lo Sportband sono un altro pianeta.
Certo, nel prodotto Nike+ non c'è il cardiofrequenzimetro (sulla reale necessità del quale peraltro sono sempre stato piuttosto scettico) e, se vogliamo, Nike+ non ti disciplina l'allenamento passo passo; resta però il fatto che quando uno corre, meno amennicoli indossa, meglio è.
Esiste un modello semplificato (miCoach Zone) che funziona tramite un braccialetto ricevitore e la fascia toracica, ma ha il grosso limite di non dare indicazioni su velocità e distanza non essendo previsto l'accelerometro da scarpa.
domenica 28 febbraio 2010
Γνῶθι σεαυτόν
giovedì 11 febbraio 2010
Allenamento in pista #2: le ripetute sui 1000
(Foto: Miss_Barbanov // Flickr.com)